Il modo giusto di riscaldare i nostri piatti

  • riscaldare al megio

Microonde, forno, bagnomaria o padella? Come riscaldare al meglio? Ecco qualche trucco utile per evitare problemi di salute e conservare intatto il gusto dei nostri prodotti: la qualità passa anche dalle piccole scelte.

Bastano pochi accorgimenti per non incorrere in rischi per la salute e non rovinare irrimediabilmente il cibo mentre lo si riscalda. In ogni caso è sempre bene seguire i consigli d’uso presenti nelle nostre etichette per gustare al meglio le specialità La Gastronomica!
Ecco alcuni esempi pratici e qualche trucco in più!

Pasticci e melanzane alla parmigiana:

Microonde
Il metodo più veloce e anche quello che non sporca alcun utensile è il forno a microonde. Unico inconveniente: la diffusione del calore potrebbe non essere omogenea. Temi che il tuo pranzo si secchi? Aggiungi nel forno a microonde un bicchiere d’acqua: si sprigionerà un po’ di umidità e il pasticcio sarà impeccabile!

Baccalà alla vicentina e in umido, polenta, seppie, trippa, verdure cotte:

Padella
Sempre meglio utilizzare una padella antiaderente per evitare di aggiungere altri grassi in fase di riscaldamento, oltre a quelli già impiegati nella preparazione. Puoi aggiungere un po’ di acqua o vino a piacere, per favorire la trasmissione del calore e aiutare gli avanzi a rimanere succulenti e morbidi.

Prodotti fritti, pasticci, melanzane alla parmigiana:

Forno
Scaldare in forno è spesso comodo quanto insidioso: il rischio è che ne escano pietanze rinsecchite. La prima accortezza è coprire con un foglio di alluminio adatto a scopi alimentari, per mantenere l’umidità all’interno. Anche in questo caso è meglio evitare di aggiungere grassi quindi preferisci sempre la carta da forno per impedire che i cibi si attacchino alla teglia.

Sarde in saor, mazzancolle in saor:

Bagnomaria
Indubbiamente consente di avere risultati appaganti senza richiedere poi un grande sforzo: un tegame di acqua fredda, il piatto con il prodotto e un secondo piatto a coprire il tutto. Basta accendere il fuoco e aspettare che l’acqua si scaldi: appena il vapore inizia a lambire il piatto che funge da coperchio, anche la temperatura della pietanza inizierà ad alzarsi. Nessun rischio di attaccare nulla né di bruciare e pochissimo rischio di seccare gli alimenti. Inoltre è un ottimo metodo per scaldare le salse a base di latticini che non tenderanno a coagulare, vista la temperatura contenuta.

2019-02-13T17:29:46+00:00